Recensioni Anime \ Manga

Le migliori recensioni diverranno official

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  1. dragon heart
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    Scrivete le vostre recensioni riguardante argomenti inerenti al mondo anime e manga. Le migliori (quelle con più mi piace ed approvate dal mod di sezione) verranno salvate nel primo post del topic e saranno la voce in capitolo del revo. In oltre saranno pubblicate sulla pagina facebook associata.

    REGOLAMENTO:
    Tenendo sempre a mente il regolamento ufficiale del revo. Le recensioni non potranno:
    1. Essere copiate
    2. Essere più corte di 5 righe
    3. Scritte in lingua straniera
    4. Contenere spoiler
     
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    Anime: Tengen Toppa Gurren Lagann

    CITAZIONE
    Inizio la recensione facendo due premesse: la prima riguarda il genere di questo anime, genere che a me non ha mai ispirato molto, i mecha non sono proprio la mia passione; la seconda riguarda l'animazione e la grafica. Leggo molti commenti negativi su questa serie e sulla sua animazione, ma sinceramente quando una serie è così maestosa e imponente questa passa in quindicesimo piano; e poi vogliamo davvero criticare la grafica delle scene d'azione di Gurren Lagann? Sicuri?

    Ok, detto questo, iniziamo dalla trama.
    Simon e Kamina sono due ragazzi del villaggio di Jiha, un villaggio sotterraneo. Kamina tuttavia punta ad arrivare alla superficie e trascina Simon in questo suo tentativo disperato di raggiungerla. Un giorno proprio quest'ultimo trova uno strano oggetto a forma di trivella e in seguito una "gigantesca faccia". Ma quando sta per mostrare la sua scoperta a Kamina, nel villaggio cade dalla superficie una enorme faccia: è un gunman, un robot comandato dagli uomini bestia che popolano la superficie. Una giovane ragazza di nome Yoko sta tentando di abbatterlo e si imbatte in Kamina e Simon, che dopo mille peripezie riescono a raggiungere la faccia scoperta da Simon, che si rivela essere anch'esso un piccolo ma potentissimo Gunman, grazie al quale riescono a sconfiggere l'altro e a giungere in superficie. Da qui iniziano le avventure che li condurranno alla lotta contro gli uomini bestia per riconquistare la superficie. Questa è in realtà soltanto la trama della prima parte dell'anime, dei primi 15 episodi, ma non dico altro perché non voglio spoilerare.
    Passiamo ora alla cosa meglio riuscita di tutto l'anime, ovvero i personaggi. Ce ne vengono presentati molti nel corso della storia e a volte di alcuni si fatica a ricordare il nome, ma nonostante tutto anche questi hanno una ottima caratterizzazione.
    Kamina: a prima vista sembra il tipico uomo che non si arrende mai, stupido, che dice cose senza senso, che "fa il figo", ma se si guarda meglio si scoprono molti aspetti di Kamina che lo rendono un personaggio completo. Più l'anime prosegue e più scopriamo nuovi dettagli della sua persona, del fatto che in realtà non era poi così sicuro di sé, della sua infinita fiducia e stima nei confronti di Simon, di quanto in realtà avesse visto lontano. Lui ha sempre salvato tutti, anche nel finale si può dire che a salvarli sia stato lui, è sempre presente in tutto l'anime, negli ideali e nella azioni di tutti gli altri, tutto questo anime gira attorno alla sua persona, allo spirito della brigata Dai Gurren.
    Simon: è inizialmente un ragazzino molto insicuro e che non comprende le sue reali possibilità. Viene sempre spronato da Kamina e solo così riesce a dare il massimo. Difatti in seguito si sentirà distrutto e incapace di reagire e di agire, incapace di credere "nella parte di se stesso che crede in lui". Riuscirà a rialzarsi con l'aiuto di un altro personaggio fondamentale, ovvero Nia. E dopo questo diventa sempre più simile a Kamina, anche nell'aspetto e nel modo di vestire e di pensare.
    Non farò l'elenco completo, altrimenti la recensione diventerebbe troppo lunga, ma dirò almeno due parole sui migliori, ovvero Nia, Viral, Lord Genome, Kittan e Rossiu. La loro psicologia e le loro parole, il loro modo di comportarsi, le loro azioni e la loro evoluzione nel corso dell'anime è davvero notevole e ben realizzata. Alcune delle frasi da loro pronunciate possono essere considerate delle vere e proprie perle. Ho volontariamente omesso Yoko perché credo che sia un personaggio poco riuscito e anche poco pensato rispetto a tutti gli altri "colossi" che la affiancano come personaggi principali. Non vedo molta evoluzione né una vera e propria storia ad ella collegata. Diciamo anche che per la gran parte dell'anime è sempre e comunque lasciata in disparte.
    Passiamo ora all'animazione e alla grafica. Come ho già detto non sono un appassionato del genere e quindi non posso dare un parere sul design dei mecha e quant'altro, però posso tranquillamente dire che non mi è dispiaciuto nonostante qualcuno lo abbia additato come troppo datato. È anche vero che il character design non è dei migliori ma fa la sua figura, soprattutto perché verso la fine essa migliora e anche parecchio. Diciamo che hanno voluto spendere più soldi per animare i combattimenti piuttosto che per i personaggi.
    La colonna sonora è anch'essa immensa e vastissima, spaziando anche in moltissimi generi musicali diversi tra di loro in modo da accompagnare alla perfezione qualsiasi tipo di scena presente nell'anime, dal rap alla lirica al rock alla classica. "Libera me from hell" è tanto epica quanto triste, soprattutto per le perdite che vengono condite con questa soundtrack.
    Sul finale non c'è nulla da dire, si commenta da solo.
    Il commento personale: beh, non è possibile commentare più di tanto. Questo anime è davvero magnifico, un colosso a livello di storia, trama, personaggi, idee, sviluppo, tutto. L'idea del potere della trivella collegato all'evoluzione secondo me è una trovata davvero geniale. Ma una delle cose che ho più adorato di quest'anime, oltre ai momenti epici-tragici con tanto di lacrime di tristezza e di epicità, a volte anche contemporaneamente, è il fatto che risulta difficile chi ha ragione e chi torto. Più volte l'anime si divide in opinioni a contrasto ma in tutti i casi nessuna ha pienamente ragione o pienamente torto e questo ti fa riflettere e osservare con attenzione tutti i particolari, non ti fa mai annoiare, ti fa sempre rimanere sulle spine e diciamo che fa anche piangere un poco, specialmente per le morti di alcuni personaggi che, bene o male, volente o nolente, ti erano entrati in testa. Lo consiglio veramente a tutti, non potrete uscire delusi dalla visione di un anime sublime come questo.
     
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  3. dragon heart
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    ottima recensione
     
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    Sword art online ( SAO )



    L'anime Sword art online , o come molti lo conoscono , SAO , è tratto da una light novel uscita nel 2009 dalla quale sono stati ottenuti un manga e per l'appunto l'anime di cui vi parlerò . Uscito nel 2012 , SAO è una serie di 25 episodi che narra le storie dei giocatori di un futuristico MMORPG chiamato per l'appunto Sword art online . L'intera serie si concentra sul protagonista adolescente della serie , un ragazzo di nome Kazuto Kirigaya , il quale entrerà nel gioco con il nickname di Kirito , deciso a finire tutti i livelli del meraviglioso , seppur spaventoso , mondo di gioco , chiamato Aincrad . La serie , che inizia per l'appunto con il nostro protagonista che entra nel mondo di gioco tramite il nervegear , un particolare dispositivo che permette ai giocatori di "entrare" letteralmente nel gioco catapultandovi la propria mente , avrà un potente risvolto fin dalla prima puntata , quando per una determinata serie di eventi molto significativi per la trama , tutti i giocatori connessi al mondo di Aincrad non potranno fare logout , essendo costretti a finire tutti i 100 livelli per poter uscire . Come se non bastasse , nel caso di morte all'interno del gioco , anche il corpo reale dei giocatori verrà ucciso tramite il nervegear , rendendo dunque l'esperienza di SAO un vero e proprio gioco di sopravvivenza . Come detto in precedenza la storia si concentrerà particolarmente su Kirito e tutte le puntate saranno incentrate sul suo punto di vista ma , ciò non toglie che anche molti altri personaggi verranno presentati , alcuni molto ben dettagliati , altri che forse potevano essere meglio costruiti . La serie verso la sua metà avrà una vera svolta , dopo epiche battaglie grazie alle quali Kirito avrà stretto un legame d'amicizia con molti giocatori e persino un legame amoroso con una player , la storia andrà ad ambientarsi in un altro mondo ludico . Il videogioco in questione si chiamerà Alfeihm online (ALO) e Kirito vi entrerà per scopi assolutamente personali , scoprendo e sventando un complotto presente dietro questo gioco . In entrambi gli archi narrativi vengono presentati molti personaggi , e chi più , chi meno , tutti avranno un ruolo nella storia che li renderà importanti , seppur Kirito rimarrà sempre l'eore indiscusso . Le ambientazioni sono a dir poco straordinarie , con colori sgargianti nelle città e toni cupi nei dungeon , inoltre i vari mostri presentati hanno tutti dei design incredibilmente accattivanti e per niente ripetitivi : ce ne saranno alcuni talmente belli che vi dispiacerà vederne la distruzione ed altri che combatteranno con una tale cattiveria che urlerete di fronte allo schermo incitando i player a vincere . L'idea stessa di un MMORPG in cui si può giocare con il proprio corpo , oltre ad essere molto innovativa , sicuramente attirerà tutti i fan di questo genere di videogiochi e non solo . Il soundtrack della serie è abbastanza originale , con vari temi che si ricollegano a qualsiasi genere di situazione , da intense battaglie , a momenti di calma e felicità fino a giungere a momenti di puro "terrore" , provato dai poveri giocatori di SAO . Fin qui l'analisi della serie porterebbe a credere che Sword art online sia una vera e propria perla dell'animazione giapponese , ma vi sono purtroppo alcune criticità che sporcano tutte le grandi qualità elencate fino ad ora . Prima di tutto , come ho scritto alcuni righi più su , molti personaggi potevano essere meglio caratterizzati : in effetti , apparte kirito e pochissimi altri , tutti i personaggi presentati hanno delle personalità un pò troppo stereotipate o comunque veramente mordi e fuggi , cosa che in effetti può infastidire , anche considerando il ruolo puramente marginale di questi personaggi , le cui storie spesso serviranno come semplice innesco per la trama della puntata di cui faranno parte . Altra criticità di questo anime , e forse anche quella che potrebbe far storcere di più il naso , è quella di come SAO sfrutti poco le potenzialità dell'ambientazione di un MMORPG . Un mondo come Aincrad , con ben 100 livelli , poteva dare luogo a moltissime puntate di qualità incentrate magari su raid nei dungeon o alla ricerca di pezzi di equipaggiamento utili : più volte si vedrà kirito con abilità , armi o vestiti differenti da puntata a puntata e ciò senza una degna spiegazione . Effettivamente è implicito che il protagonista avrà acquisito quegli oggetti e quelle abilità tramite una lunga serie di quest , ma l'averne viste così poche portate a termine lascia l'amaro in bocca a chi avrebbe voluto vedere un MMORPG del tutto sviscerato e presentato in questo anime . Infine , un punto che è assolutamente soggettivo ma che metterà sicuramente contro molti degli spettatori , è quello riguardante i 2 grandi cattivi di questo gioco , entrambi due persone reali e non NPG dei due giochi : il primo , Akihiko Kayaba , è il creatore di SAO nonchè il fautore dell'intrappolamento dei player ; il secondo , invece , è un uomo profondamente legato alla donna amata da Kirito , nonchè legato in modo perverso anche al mondo di gioco di ALO . Il primo dei due ha sicuramente una personalità misteriosa che dividerà il pubblico in coloro che lo ameranno e quelli che lo odieranno , considerandolo un cattivo poco profondo . Il secondo invece unirà tutti gli spettatori in un generale seppur sensato disgusto per la sua figura , assolutamente di poco spessore anche se incredibilmente ridicola , rendendolo più che altre una fonte di riso per chi lo osserva . In conclusione , Sword art online ha si molti lati positivi , ma non sfrutta totalmente le sue potenzialità e fa alcuni errori in passi fondamentali per anime di breve durata : ciononostante è sicuramente un'opera piacevole , piena di momenti straordinari ed emozionanti ma soprattutto di una certa tranquillità che molti cercano invano nel nostro mondo e sperano invece di trovare in queste magnifiche opere animate . Consiglio a tutti di guardarlo senza pregiudizi fino alla fine e di fare attenzione su alcuni personaggi che possono apparire poco profondi ma che in realtà somigliano molto a persone che potremmo conoscere tutti i giorni
     
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    ANIME: Puella Magi Madoka Magica

    CITAZIONE
    E finalmente anche io sono riuscito a vedermi "Puella Magi Madoka Magica"; ci ho messo un bel po' a decidermi di iniziarlo, nonostante le buone parole di alcuni amici, perché ero un po' riluttante sul genere, visto che non mi sono mai piaciuti molto i majokko. Tuttavia devo dire che mi è piaciuto e anche tanto. Ma procediamo con ordine. Innanzitutto ricordo che questa serie è targata Gen Urobuchi ("Psycho Pass", "Fate/Zero" e ora anche il nuovo "Suisei no Gargantia") e già solo per questo andrebbe vista.

    Questo anime si presenta con un inizio alquanto particolare, con la città semi distrutta e una ragazza con lunghi capelli neri che sta combattendo contro uno strano essere e sta avendo la peggio. Una ragazzina di nome Madoka Kaname sta assistendo allo spettacolo, impotente, mentre uno strano gattino puccioso di nome Kyuubei le dice che può cambiare tutto questo, che può cambiare il destino stipulando un contratto con lui e diventando una maga. A quel punto Madoka si risveglia, credendo che quello fosse stato solo un sogno. Ci viene così presentata la tranquilla vita di Madoka Kaname, una studentessa che frequenta il secondo anno delle scuole medie (e ricordo che il sistema scolastico giapponese è diverso da quello italiano, per cui in seconda media si hanno 14 anni...), e delle sue due amiche, Sayaka Miki e Hitomi Suzuki. Tuttavia quello stesso giorno si trasferisce una nuova compagna nella loro classe, di nome Homura Akemi, che è la ragazza del sogno di Madoka. Ella si comporta in modo abbastanza strano e dà anche uno strano consiglio a Madoka, ovvero quello di non cambiare mai.
    In seguito, mentre accompagnava Sayaka in un negozio di dischi, sente una voce nella sua testa che le chiede aiuto. Lei segue la voce e trova l'animaletto del suo sogno, Kyuubei, gravemente ferito e Homura che stava cercando di ucciderlo. Loro riescono a scappare ma all'improvviso si ritrovano in un luogo strano, pieno di creature che volevano attaccarle. Quando tutto sembrava perduto vengono salvate da un'altra ragazzina, la bionda Mami Tomoe, che rivela loro di essere una grande amica di Kyuubei, nonché una maga, mostrando loro la sua trasformazione e il suo combattimento contro quegli strani esseri. In seguito spiega loro in cosa consiste il patto con Kyuubei e il compito, con pro e contro, di una maga, prima di decidere se accettare o no un contratto con Kyuubei. Questa è la base, poi ovviamente da questa cosa che sembra assai lineare, facile e quasi "standard" si diparte una trama fitta di misteri, scoperte sconvolgenti e capovolgimenti di fronte, insomma, una trama alla Gen Urobuchi. Quindi non fermatevi alle apparenze dei primi due episodi.

    I personaggi, beh che dire di loro... Sono tutti realizzati molto bene, forse quella che lascia un po' più a desiderare, all'inizio, è proprio la protagonista Madoka, ma alla fine anche lei si svela nel finale e nell'azione che riesce a compiere. Tutte rivelano un grande spessore psicologico, soprattutto quando si tratta della scelta del desiderio per il contratto e del loro passato.
    Esaminiamo ora i principali:

    -Mami Tomoe: fin dalla sua prima comparsa è stata la mia preferita, sempre pronta ad aiutare gli altri, sempre pronta ad andare alla carica. Ha deciso di sfruttare questa occasione-maledizione (il patto) per aiutare e salvare le persone, anche se questo significava mettere costantemente la propria vita in pericolo e vivere da sola, senza amici ne genitori. Il suo potere consiste in infiniti fucili che può fare uscire dai propri vestiti e in lacci infinitamente allungabili che partono dai lacci che ha sul vestito. Lei stessa afferma di non aver avuto molto tempo per decidere quale desiderio chiedere a Kyuubei per il patto e così lascia che Madoka e Sayaka la seguano nelle sue "battute di caccia", per capire in cosa consiste il compito di una maga e per aiutarle a decidere se la realizzazione di un proprio desiderio potesse valere un simile prezzo. Del suo passato sappiamo ben poco, solo il momento e l'occasione durante la quale ha stipulato il patto.

    -Sayaka Maki: è una ragazzina che all'apparenza sembra spensierata, ma in realtà è sempre preoccupata per il ragazzo che ama, Kamijou, un tempo virtuoso violinista costretto ora in ospedale a causa di un grave incidente stradale durante il quale ha perso l'uso delle mani e di conseguenza anche l'utilizzo del suo violino. Lei è sempre preoccupata per lui, lo va sempre a trovare in ospedale e gli porta sempre nuovi dischi di musica classica che lui adora. Questo affligge tanto lui quanto lei, che non sa se accettare il patto per restituirgli l'uso della mano destra, nonostante Mami le abbia suggerito di pensare a realizzare i proprio desideri prima di pensare a quelli altrui. Il suo potere consiste nell'utilizzo delle spade e in una guarigione dalle ferite molto più rapida del normale.

    -Kyoko Sakura: fa la sua prima comparsa circa a metà dell'anime. Dapprima si presenta come una maga egoista che pensa soltanto a se stessa e ai proprio interessi, anche a discapito degli esseri umani innocenti, insomma, quasi l'opposto di Mami Tomoe. Con il proseguire della storia, però, ci racconta il suo passato, il suo desiderio e come questo abbia sconvolto in maniera negativa la sua vita e quella delle persone a lei care. Da qui emerge la motivazione del suo comportamento. Dopo essersi aperta con Sayaka, le due diventano amiche, ma la loro amicizia non è destinata a durare a lungo. Il suo potere consiste nell'utilizzo di una lancia, scomponibile (come quella di Madarame Ikkaku di "Bleach") e nella creazione di barriere.

    -Homura Akemi: lei forse è il personaggio più complesso e tormentato della storia. All'inizio viene presentata come una persona fredda, scrupolosa e quasi priva di emozioni, che cerca comunque in tutti i modi di proteggere Madoka e impedirle di diventare una maga. Rimane un personaggio molto misterioso per la maggior parte della serie, misteriosa come i suoi poteri, sconosciuti perfino a Kyuubei. Ma dall'episodio 9 la vera Homura inizia a svelarsi e tutto risulta già più chiaro riunendo varie sue affermazioni che suonavano un po' strane nel corso dei precedenti episodi con la scoperta del suo potere. L'episodio 10 difatti ci mostra tutto ciò che è Homura Akemi, tutta la sua vita, come la ha passata, il suo scopo, la sua battaglia, la sua ragione d'esistenza, la sua testardaggine, la sua voglia di proteggere la sua migliore amica, a qualunque costo; il desiderio stesso che ha espresso è la rappresentazione di Homura Akemi, di ciò che ha deciso di diventare e di ciò che ha deciso di fare. Complimenti a Gen, personaggio più che riuscito.

    -Madoka Kaname: è la protagonista, altruista come non mai e allo stesso tempo ingenua e anche un po' piagnona, devo ammetterlo. Nella maggior parte delle occasioni la ritroviamo a piangere o per un motivo o per un altro e questo ad alcuni può anche dare un po' fastidio alla lunga. È l'unica che riesce a non diventare una maga. E questa è quasi una contraddizione, la protagonista di un majokko che non si trasforma in una maga. Ma non preoccupatevi, Gen ha previsto tutto: c'è una motivazione per questo e anche per il fatto che lei abbia un potenziale magico più elevato di chiunque altra. È una bambina con una situazione familiare stabile e priva di scheletri nell'armadio, dunque per quale motivo questa dovrebbe essere la protagonista? Semplice: lei sarà l'inizio e la fine di tutto. Questa frase vi risulterà più comprensibile dopo aver visto il finale della serie, dove tutto quello che è stato detto su Madoka Kaname converge e torna al proprio posto.

    -Kyuubei ( /人◕ ‿‿ ◕人\ ): è una specie di famiglio, uno strano gatto bianco che a discapito del nome ha soltanto una coda (Kyuubei può ricordare le 9 code di Naruto): ma questo non è un errore dell'autore, no di certo. C'è un altro mistero misterioso dietro al suo nome. È colui che stipula i contratti con le ragazzine e che le segue quasi in ogni occasione. Fin da subito tuttavia si presenta come un personaggio misterioso, altrimenti come si spiegherebbe l'avversione di Homura nei suoi confronti? È caratterizzato da una calma e una freddezza estrema. Con il proseguire dell'anime si scopre la sua natura, la sua funzione che lasciano stupito lo spettatore e a volte possono suscitare odio nei suoi confronti. Ma in fin dei conti lui non fa nulla di male, quello è il suo compito, il suo dovere. Non riesce a capire le emozioni né gli esseri umani. Potremmo definirlo come il più grande materialista e cinico di sempre: cito come esempio il paragone che fa con gli animali da macello nell'episodio 9, del quale però non vado nello specifico per evitare spoiler; ecco, quello è Kyuubei, un altro personaggio riuscito alla grande.

    L'animazione a volte mi lascia perplesso (sorvolo sulle facce rettangolari e sul fatto che a volte i personaggi non sembrano muovere le loro bocche mentre parlano). Per quel che riguarda invece la rappresentazione delle barriere sembravano quasi tratte da registrazioni reali e non realizzate al pc, il che gli donava un aspetto ancora più giusto, realistico e adatto. Anche l'effetto pastello negli occhi gli dona un tocco assai particolare e caratteristico che a me sinceramente è piaciuto molto. Anche i poteri e le battaglie sono realizzate molto bene graficamente.

    Le musiche delle trasformazioni mi piacciono un sacco, diciamo che gasano lo spettatore (per esempio "Credens Justitiam"). Ma il punto di forza effettivo della colonna sonora dell'anime sono le ost tristi, che fanno davvero emozionare lo spettatore e in certi momenti aiutano molto le lacrime ad uscire dagli occhi.

    Il finale. Beh, è stato forse un tantino esagerato, ma alla fine era l'unica cosa possibile e non scontata che si potesse creare, il finale perfetto per PMMM. Anche le scene finali in cui le rincontra e la visione del mondo dopo è un qualcosa che lascia anche un po' con l'amaro in bocca, come anche la magnifica scena dopo i titoli di coda, un po' come il finale di "Angel Beats".

    Commento finale: non mi dilungo ulteriormente, penso di aver già detto la maggior parte prima. Posso solo dire che è un anime che consiglio vivamente e che mi ha lasciato molto sorpreso positivamente. Anche il doppiaggio italiano è molto ben riuscito, forse solo la voce di Homura è migliore nella versione originale, per il resto è ottima e consiglio di vedere anche quella.
     
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5 replies since 24/3/2014, 16:16   80 views
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